ZAZEN

La pratica principale su cui lo Zen si basa per aiutare tutti gli esseri è la meditazione, che nello Zen viene chiamata Zazen. È una meditazione per risvegliarsi alla Vera Vita, per aiutarci a superare i nostri condizionamenti e attaccamenti che velano la realtà dell’esistenza umana. La parola Zazen, “seduti semplicemente”, significa che ci sediamo in meditazione zazen con semplicità, senza scopi e aspettative, senza nulla volere e pensare, persino senza l’idea di sedersi senza nulla volere e pensare. Il segreto e la difficoltà risiedono proprio in questa parola: semplicemente.

Quando ci sediamo in Zazen, infatti, abbandoniamo saperi e conoscenza ed entriamo nudi nella pratica del non-sapere. Entrare nella non-conoscenza ci permette di non avere scollamento tra noi e noi, di aderire a tutte le cose e non a una in particolare. La percezione cosciente non si rivolge più in modo unilaterale ed esclusivo verso il mondo oggettivo, esterno, ma converge verso il soggetto, ovvero noi stessi, la nostra interiorità. Si dischiude una realtà quasi sconosciuta, dimenticata. Subentra il silenzio, la non-mente ed emerge una condizione di calma, pace, non-pensiero, profondo rilassamento, assoluto silenzio.

Ecco alcuni esercizi e approcci alla meditazione. Malgrado siano esercizi relativamente semplici, sono la base su cui costruire tutto il resto.
Osservare se stessi – Sedete da soli in una stanza buia, in riva a un fiume di notte o in qualunque altro posto solitario. Cominciate a prendere contatto con il respiro. Concepite questo pensiero: “Ora indicherò me stesso con un dito”, ma invece di indicare il vostro corpo puntate il dito nella direzione opposta. Contemplate voi stessi come se foste al di fuori della vostra forma corporea. Contemplate la vostra forma corporea riconoscendola in ciò che avete davanti agli occhi: negli alberi, nell’erba e nelle foglie, nel fiume. Siate consapevoli della vostra presenza nell’universo e della presenza dell’universo dentro di voi: se l’universo è, voi siete, se voi siete, l’universo è. Non c’è nascita. Non c’è morte. Non c’è venire. Non c’è andare. Conservate il mezzo sorriso. Restate sul respiro. Meditate per dieci o venti minuti.